La Kia Motors Company, casa produttrice di autoveicoli di successo quali la Picanto, la Sorento, la Sportage o la Cee’d, viene fondata da Chul-Ho Kim nel dicembre del 1944 come fabbrica produttrice di biciclette a Seul, in Corea del Sud; il passaggio alla realizzazione di camion e automobili avviene tuttavia solo nel corso degli anni ’60.
I primi passi
Le prime produzioni sono componenti per veicoli a due ruote cui fa seguito nel 1952 la prima bicicletta, la Samcholli-Ho, assemblata, a causa della guerra di Corea, in una fabbrica “temporanea” di Busan; in concomitanza del lancio la fabbrica modifica la denominazione da Precision Industry Kyungsung in Kia Industrial Company.
Nell’ottobre del 1961 con il lancio della motocicletta C-100 si può sancire la nascita definitiva della casa automobilistica che pochi mesi dopo costruisce il suo primo camioncino a tre ruote, il K-360; dopo 25.000 veicoli, nel 1973 termina la produzione di questi mezzi mentre, quella di motocicli prosegue sino al 1981.
Nel 1971 produce Titan E-2000, il primo camion a 4 ruote, nel 1973 immette sul mercato il suo primo motore a benzina e nel 1974 nascono la Brisa e la Brisa Pick-up B-1000; con la produzione della Brisa, prima vera autovettura, la Kia inizia l’avventura dell’esportazione divenendo la prima Koreana a varcare i confini territoriali.
Talentuosa e pioniera, la Kia nel 1978 lavora alla realizzazione di un motore diesel mentre nel 1979, su licenza, produce la Peugeot 604 e la Fiat 132; gli anni ’80 vedono numerose produzioni il piccolo e vendutissimo furgone Bogno (1980), il Seres (1983) e Rhino, passando per la partnership con Mazda del 1983 per la produzione del Ceres, un veicolo agricolo e quella con Ford del 1986 che la porta a produrre a Sohari la piccola Pride o Festiva (più di 2 milioni di unità vendute), fino alla berlina Concord (1987) e la Capital (1989). Nel 1989 apre anche il primo centro in Giappone.
La nuova Kia
Nel 1990 diventa ufficialmente “Kia Motors Corporation” e la produzione di auto è sempre più in aumento, nel 1993 sbarca in Europa con la Sephia mentre la Carnival, la Rio e la Sportage risalgono a questo decennio.
Dichiarata la bancarotta nel 1997, viene assorbita dalla Hyundai nel 1998; nel 2001 è controllata in parte dalla Hyundai Motor Consortium, in parte dalle banche, in parte da investitori e dal fondo di controllo dei dipendenti.
Oggi dispone di stabilimenti in tutto il mondo, uno dei migliori si trova a Zilina in Slovacchia e, grazie all’efficienza e specializzazione dei tecnici è riuscita a produrre auto convenienti ma di elevata qualità aggiudicandosi le 5 stelle EroNCAP e avviando collaborazioni con la Microsoft.
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