La tecnologia che sta dietro la connessione USB è stata progettata in modo tale da rendere questo tipo di collegamento estremamente flessibile, indipendente dal tipo di dispositivi a cui si connette, e per questo adattabile alle situazioni più svariate.
Nato come sistema veloce di trasmissione dei dati peer to peer, in alternativa all’infrarosso ed al bluetooth, oggi in realtà il primo utilizzo del USB è la conduzione di corrente elettrica per ricaricare ed alimentare dispositivi elettronici di ogni tipo.
Grazie all’estrema flessibilità descritta è possibile creare da se, senza troppi sforzi e senza grosse competenze tecniche, un caricatore usb con cui “ridare vita” alle batterie stilo ricaricabili.
Per la costruzione sono necessari un cavetto usb con uscita “femmina” ed un porta batterie tyco electronics. Il cavo deve essere tagliato nella parte corrispondente al maschio: una volta aperto si troveranno al suo interno diversi fili. Unite i fili nero e verde in un unico conduttore.
Il porta batterie può essere o acquistato nei negozi di articoli elettrici o può in alternativa essere estratto da vecchi giocattoli a pile o radio. È una scatoletta all’interno della quale si possono sistemare da 2 a 8 batterie; al di fuori ci sono i due fili per l’alimentazione che vanno collegati (seguendo la stessa colorazione) ai due fili del cavetto usb, quello nero/verde e quello rosso.
A questo punto inserendo batterie ricaricabili nella scatoletta ed inserendo la femmina usb nel pc, avvieremo il processo di ricarica delle pile. Un aspetto interessante è che lo stesso strumento, tramite un opportuno adattatore sulla femmina usb può essere connesso ad un altro cavo simile collegato ad esempio ad uno smartphone che in questo modo verrà alimentato dalle batterie appena ricaricate. Avremo così creato uno strumento in grado di ricaricare le batterie ricaricabili ed all’occorrenza anche utile per ricaricare velocemente il nostro smartphone, magari mentre si è in viaggio o fuori casa.
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